Ho appurato che una delle principali domande che la gente pone su Google è:
Quanto si paga per pubblicare? Seguita da: Quanto costa pubblicare un libro con Mondadori? E ancora: Quanto si paga un editore?
In questo articolo spiego:
come lavora un editore serio
come lavorano gli editori a pagamento
perché ti sconsiglio di pagare l'editore
Partiamo dalla risposta che fornisce Google
Google fornisce un’indicazione di massima di quanto può costare pubblicare un libro, ma non specifica COME lo andresti a pubblicare e SULLA BASE DI COSA fornisce quelle cifre. Soprattutto, Google non spiega che pagare per pubblicare non è la norma e nemmeno dice perché è sconsigliabile per uno scrittore pagare l'editore.
Come lavora un editore serio
L’editore è un imprenditore che guadagna sui libri che vende. Il suo lavoro, dunque, è individuare autori di valore, metterli sotto contratto e augurarsi che scrivano tanti bei libri.
L’editore si assume l’intero rischio d’impresa, sarebbe a dire la realizzazione del libro con tutto ciò che comporta: editing, revisione delle bozze, impaginazione, grafica, assegnazione dell’ISBN, deposito legale dell’opera, stampa, distribuzione e vendita.
Nel rapporto fra autore e editore è l'editore a pagare l'autore e non viceversa.
All’autore viene solitamente riconosciuto un 5-10% del prezzo di copertina, su ogni copia venduta, per la cessione dei diritti. Il 60% del prezzo di copertina serve a coprire le spese di distribuzione. Ciò che resta è il margine per l’editore.
Come lavorano gli editori a pagamento
Chi è che non scrive un libro oggi? Tutti, tanto è vero che, negli ultimi dieci anni, il numero di autori (e di libri pubblicati) è cresciuto a dismisura. Di pari passo a questa esplosione di autori sono nate case editrici pronte a realizzare i sogni di pubblicazione di chiunque dietro lauto pagamento.
Il tuo libro è stato rifiutato da qualsiasi editore? Non vuoi o non sai autopubblicarti? Hai tentato la strada dei concorsi letterari o delle agenzie ma non hai ugualmente ottenuto la pubblicazione? Nessun problema, c'è una schiera di editori a pagamento pronti a pubblicarti.
Per dovere di cronaca devo dire che esistono anche autori in erba che non sanno che pagare l'editore per pubblicare non è la norma. Quindi, cadono in questa trappola senza nemmeno aver prima tentato strade alternative.
Le cifre richieste degli editori a pagamento (in gergo EAP) sono tanto varie quanto le giustificazioni per chiederle: contributo alle spese di stampa, fornitura di copie-autore o di servizio di editing e così via. Si va dai 600-700 a euro fino a 3000, 5000 e anche oltre.
Il lavoro delle EAP è molto più facile di quello degli altri editori. Invece di vendere libri, queste società reclutano autori e guadagnano tanti soldi, subito e con un margine di guadagno altissimo, perché quello che si limitano a fare è stampare un tot di copie cartacee e consegnarle all'autore.
Sei comunque pronto a pagare l'editore pur di vedere il tuo libro pubblicato? Allora, ti spiego perché non dovresti.
Perché ti sconsiglio di pagare l'editore
Se firmi un contratto che prevede qualche forma di pagamento, in pratica stai sollevando l’editore dal rischio d’impresa, perché inizierà a produrre il tuo libro solo quando avrà in mano i tuoi soldi.
E come pensi che lo farà? Investendoci il massimo delle energie e delle risorse?
Certamente, no. Perché l’azienda editore-a-pagamento non guadagna sui libri ma sugli autori-paganti e per trarre il massimo del profitto dalla cifra che questi gli versano produce l’opera col minimo delle spese, vale a dire: impaginazione, copertina e stampa.
Anche se quella casa editrice sul contratto ha promesso editing, revisione di bozze e impaginazione professionale, non farà niente o quasi niente di tutto questo, perché ognuna di queste attività ha un costo e a lui non interessa creare un prodotto di qualità, PERCHE’ MICA LO DEVE VENDERE. I libri li hai già comprati tutti tu e pagati in anticipo.
L'ho già detto ma lo ripeto: questo tipo di editori, non si adoperano per vendere i libri che pubblicano, il più delle volte nemmeno li leggono! Quindi, anche se è scritto sul contratto, non distribuiranno il tuo libro, né stamperanno altre copie a parte quelle che ti hanno già consegnato a casa.
Ciò significa che non riceverai nemmeno royalties. Pure quelle le avranno inserite sul contratto, spesso le EAP ne offrono anche di più alte della media per invogliare gli autori a firmare. Ma lo fanno, perché sanno in partenza che difficilmente l’autore ne maturerà. A casa ha una tonnellata di libri da vendere per conto suo. Ammesso che riesca a smerciarli tutti, probabilmente saturerà la cerchia di amici, parenti e conoscenti disposti ad acquistare il suo libro e l'editore non dovrà produrre e distribuire altre copie.
Incassando da te, l'editore a pagamento ha concluso il suo lavoro. Il suo prossimo incarico è reclutare qualche altro autore da spennare.
Ciò che crea alla nostra categoria di scrittori ancor più danno dell'editoria a pagamento, è il silenzio di coloro che cadono in questa trappola o la ferma negazione di esserci caduti. Capisco che ammettere di essere stati raggirati possa essere doloroso, ma negare di aver pagato l'editore quando è arcinoto che quello è un editore a pagamento è inutile, controproducente e perfino ridicolo.
Silenzio e negazione fanno sì che gli editori a pagamento continuino a proliferare e a guadagnare sulle spalle di autori male informati o totalmente disinformati.
Per questo dico sempre che aiutarsi fra autori, aiuta.
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Ciao, sono Eleonora Scali e sei sul mio blog
Scrivo da quasi un ventennio. Ho pubblicato con l’editoria tradizionale, in self, tramite concorsi letterari, su antologie multi-autore e su riviste letterarie. Mi sono servita di editor, cdb e agenzie. Ecco perché sono in grado di spiegare ai neo-autori come pubblicare consapevolmente evitando errori e fregature.
In questo blog parlo dei libri che leggo e di quelli che scrivo; fornisco consigli agli aspiranti scrittori e racconto di me stessa come donna e come autrice. Scopri i miei romanzi
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