
Se vuoi scrivere, devi divorare libri nel modo giusto.
Non è un consiglio, è una legge non scritta. Perché scrivere non è solo talento e ispirazione: è tecnica, disciplina, conoscenza, scoperta.
La lettura è la tua palestra, una sala pesi dove sviluppare i muscoli.
Ortografia, grammatica e sintassi sono esercizi di riscaldamento. La vera forza di uno scrittore si sviluppa nelle metafore che accendono mondi, nei dialoghi che respirano, in personaggi che sopravvivono alle pagine, nei suoni, negli odori e nelle emozioni che riesce a trasmettere.
E quando quel tipo di scrittore pubblicherà il suo libro otterrà il migliore dei risultati, cioè: ESSERE LETTO.
Ecco come trasformare ogni romanzo che leggi in uno strumento per scrivere qualcosa che i lettori hanno piacere di leggere.
Leggere è rubare parole
Ogni libro è una miniera lessicale.
Prendi un romanzo di Umberto Eco: quante volte ti sei fermato a cercare il significato di un vocabolo? Quelle parole sconosciute non sono ostacoli, sono regali.
Quando incontri un termine nuovo, fermati. Cercalo. Studiane i sinonimi.
Perché l’autore ha scelto “acre” invece di “amaro”? Perché ha scritto “fenditure” e non “crepe" o più semplicemente "buchi”?
Ogni vocabolo ha un peso specifico, una sfumatura che cambia il senso o l’atmosfera. E ti dirò di più, il peso specifico delle parole in italiano è particolarmente ALTO, perché la nostra lingua è fra le più ricche di vocaboli e sinonimi (lo dico con cognizione di causa perché ho studiato inglese, francese, tedesco e mastico anche un po’ di spagnolo) ma, attenzione, ogni sinonimo italiano ha una lieve sfumatura che gli attribuisce un significato leggermente diverso.
Smonta ogni scena come un orologiaio
Hai mai letto una pagina così potente da lasciarti senza fiato?
Per esempio, l’incontro tra Jean-Baptiste Grenouille e la ragazza dai capelli rossi in “Il profumo” di Süskind?
Perché funziona? Perché resta impresso? Te lo sei mai chiesto?
Sottolinea i passaggi che ti colpiscono di più e analizzali come un detective:
Il ritmo: che stratagemmi usa l’autore per rendere la narrazione incalzante? Usa frasi brevi che accelerano il cuore? Sceglie le parole con accuratezza? Alterna varie tipologie di scene?
Immagini: se ci sono passaggi in cui l’autore riesce a trascinarti dentro al contesto mani e piedi, probabilmente è perché ha lavorato anche su odori, suoni, colori. Esamina con cura i passaggi che sortiscono questo effetto.
Punto di vista: la scena che ti ha particolarmente colpito è narrata attraverso gli occhi di quale personaggio?
Gli stessi accadimenti assumono significati e sensazioni diverse se a raccontarli è la vittima o il carnefice, ad esempio.
Un utile esercizio per rubare tecniche ai bravi autori è prendere queste scene e provare a riscriverle apportando piccole modifiche.
Racconta la stessa cosa attraverso un altro personaggio oppure scegli un’ambientazione diversa (da metropolitana a campestre) o un’epoca diversa (dall’Ottocento sposta tutto agli anni ’60) o ancora trasforma una scena narrata col discorso indiretto in una scena dialogica. È così che scoprirai i meccanismi nascosti dietro a quel testo.
Personaggi indimenticabili? Non è questione di DNA, ma...
Humbert Humbert in “Lolita”, Montag in “Farenheit 451”, Anna Karenina nell’omonimo romanzo di Tolstoj. Cosa li rende iconici e indimenticabili? Il non essere eroi? Le loro debolezze umane? Quali caratteristiche?
Restando su Anna Karenina, nota i dettagli con cui Tolstoj la rappresenta: fisici (le mani nervose), espressivi (le ricorrenti domande retoriche), azioni che raccontano il suo stato d’animo (ad esempio il gesto di stringere in modo compulsivo la borsetta sul treno).
Un esercizio utile a creare un personaggio che funziona è sceglierne un paio o tre che hai particolarmente amato, pescare una o più caratteristiche da ognuno, mescolarle, aggiungere un pregio o un difetto ed ecco il tuo nuovo, iconico protagonista.
Ascolta la musica silenziosa del testo
Mi riferisco a impaginazione e punteggiatura.
Una virgola è una pausa breve quanto un respiro. Un punto è una pausa lunga, il capoverso indica un cambio di scena, di argomento, di interlocutore.
Prendi in esame questa frase di Chandler. Entrò. La stanza odorava di gin. Lei aveva un occhio nero.
Periodi brevissimi, frasi secche. Questo serve a creare tensione. Se lo riscrivi togliendo tutti i punti potrebbe suonare così: Lui entrò in una stanza, notò che odorava di gin e vide che lei aveva un occhio nero. Perde tensione, vero?
Hai mai letto qualcosa di Saramago?
Lui ha scelto di abbattere ogni regola nell’impaginazione dei dialoghi. Niente virgolette o caporali, zero capoversi, punteggiatura anarchica. Ma quello che apparentemente sembra caos è sapientemente studiato (non per niente Saramago ha vinto il Nobel per la letteratura).
Uno dei suoi romanzi che ho più amato è “Cecità”. Se prendi una pagina qualunque in cui parlano i personaggi e la riscrivi seguendo le regole classiche, capirai perché la sua scelta di togliere tutto è funzionale al tema del romanzo.
Leggi come un medico legale
Lo scrittore deve fare l’autopsia a ogni singola pagina che legge.
Lo dice anche Stephen King: prima leggi per piacere, poi rileggi con la matita in mano e sottolinea i trucchi che puoi rubare.
Ogni volta che leggi un romanzo che ti affascina cerca di capire come è stato costruito: scene, personaggi, ritmo, immagini, punto di vista, punteggiatura. Ruba quei segreti, falli tuoi, adattali al tuo stile. La tua scrittura farà un passo qualitativo in avanti.
Riscrivi un gigante
Prendi un autore che stimi particolarmente. L'ideale è un classico ambientato in un epoca diversa dalla tua che utilizza un linguaggio non attuale.
Porta la sua storia ai giorni nostri e riscrivi interi brani del suo libro restando fedele al testo e alla struttura originale.
Ho fatto questo esperimento di persona su due autori.
Ho preso un racconto di Checov, dal titolo “Nella bassura”. Il racconto è ambientato alla fine dell’Ottocento in Russia e io l’ho spostato negli anni ’60 in Sicilia.
Ciò che ne è venuto fuori non somiglia nemmeno lontanamente al racconto di Checov, ma ne mantiene la tragicità, l’ineluttabilità e la miseria dei personaggi.
Poi, mi sono cimentata nella riscrittura di “Il ballo” della Némirowsky (pubblicato nel 1930).
L’ho proiettato ai giorni nostri. I Kampf sono diventati una coppia nata e cresciuta a Secondigliano fra espedienti criminali e reddito di cittadinanza e Antoinette, la figlia quattordicenne dei Kampf, un’adolescente social-addicted, affamata di attenzioni, in perenne competizione con la madre. La fortuna della mia coppia arriva con una vincita al Superenalotto.
Pur mantenendo la trama ideata dalla Némirowsky (grande festa organizzata dai coniugi per inserirsi nell’alta società che viene sabotata dalla figlia) il risultato è una storia del tutto nuova. Quello che resta è la maestria dell’autrice nel parlare di gelosia, rivalsa e vendetta.
Prova a fare questo esperimento.
Il risultato non è importante. Ciò che conta è assimilare la struttura, i nodi narrativi, l’alchimia delle parole.
Ogni libro è una lezione: sta a te decidere se restare studente o padroneggiare gli strumenti dell’insegnante.
Ora, chiudi questo articolo, prendi il romanzo che hai sul comodino e inizia a leggerlo indossando i panni dello scrittore. Le prossime pagine che scriverai saranno migliori, te lo garantisco.
Sai perché oggi ho deciso di parlare di scrittura invece che di pubblicazione?
Perché l'obiettivo primario di un autore che pubblica dovrebbe essere: ESSERE LETTO.
Ma, affinché un romanzo incontri il favore dei lettori (e dunque venga letto) deve essere un buon romanzo. Con questo articolo spero di averti fornito spunti interessanti per migliorare la tua scrittura e puntare alla qualità.
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Chi è Eleonora Scali?
Scrivo da quasi un ventennio. Ho pubblicato con l’editoria tradizionale, in self, tramite concorsi letterari, su antologie multi-autore e su riviste letterarie. Mi sono servita di editor, cdb e agenzie. Ecco perché sono in grado di spiegare ai neo-autori come pubblicare consapevolmente evitando errori e fregature.
In questo blog parlo dei libri che leggo e di quelli che scrivo; fornisco consigli agli aspiranti scrittori e racconto di me stessa come donna e come autrice. Scopri i miei romanzi
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