Il miglior premio letterario italiano, quello che può aprirti le porte verso tanti, importanti nomi dell’editoria è il Premio Letterario Italo Calvino e ti spiego perché.
Esordienti ma non necessariamente alla prima opera
Il concorso è riservato agli esordienti, ma questo non significa che devi essere alla tua prima opera in assoluto o non aver mai pubblicato niente prima.
Vieni considerato esordiente, fintanto che le tue eventuali pubblicazioni non hanno superato un certo numero di copie vendute.
Quando compili l’iscrizione è sufficiente che dichiari il reale numero di copie vendute. Ovviamente, nel caso in cui l’organizzazione del premio volesse verificare i dati che hai fornito, questi devono essere veritieri e documentabili, altrimenti verrai automaticamente escluso dalla competizione.
Si tratta di una clausola molto interessante che molti non conoscono perché non leggono scupolosamente i bandi dei premi letterari.
Della lettura del bando e della sua corretta interpretazione parlo approfonditamente in questo articolo.
Se rientri nella categoria di quelli che Il Calvino definisce esordienti, non perdere l’opportunità di iscriverti.
Selezione accurata, giuria qualificata
Tutti i manoscritti vengono letti da un comitato di lettura altamente qualificato e segretissimo che effettua una prima scrematura.
Coloro che vengono selezionati dal comitato di lettura per la finale, di solito una rosa di una ventina di nomi, passano all’esame della giuria che decreta il vincitore e assegna altri premi, come quello della critica, della lingua italiana e così via.
La giuria si rinnova ogni anno ed è composta da importati nomi della letteratura, del giornalismo e dell’editoria. Viene resa nota mesi prima, con una presentazione dettagliata di chi ne fa parte.
La lettura dei manoscritti avviene nell’arco di circa 6 mesi (quindi con largo tempo per leggere e valutare bene). Infatti, le iscrizioni si chiudono a ottobre e la rosa dei finalisti viene avvisata via mail nel mese di maggio dell’anno successivo.
Grande cerimonia di premiazione
Il nome del vincitore, non viene anticipato a nessuno, nemmeno al vincitore stesso. Tutto si svolge nell’ambito di una grande cerimonia che ogni anno si tiene al Circolo dei Lettori di Torino, alla quale partecipano i finalisti convocati, i giurati, il comitato direttivo del premio, i giornalisti delle principali testate nazionali e una folta rappresentanza di case editrici.
Questo perché il Calvino è veramente considerato il premio letterario italiano più importante in assoluto. Ha grande risonanza sui media (la cerimonia viene anche tramessa in diretta streaming su vari social) e gli editori fanno a gara per mettere sotto contratto, non solo il vincitore, ma anche gli altri finalisti.
Di ogni romanzo finalista viene letto un brano da alcuni attori professionisti e poi la motivazione del premio assegnato da parte di uno dei membri della giuria.
Immaginati l’emozione!
Contratti editoriali e interviste
Al termine della premiazione parte la caccia all’autore.
I giornalisti si mettono in fila per intervistare il vincitore e anche gli altri partecipanti, e le case editrici iniziano immediatamente ad avvicinare gli autori che gli interessano.
Si apre una vera e propria competizione per accaparrarsi il talento più promettente con offerte e rilanci. E qui, parliamo non solo di interessanti proposte per tiratura di copie e distribuzione, ma anche dei tanto agognati anticipi sulle royalties!
Un mio amico, che ha vinto il Calvino qualche anno fa (e che poi ha pubblicato con Mondadori), mi ha raccontato di vere e proprie battaglie a suon di euro. Mi ha detto che, a un certo punto, ha dovuto stoppare tutto e chiedere che le offerte gli venissero inviate per iscritto, dopo la fine della cerimonia, per poter valutare con tempo e calma.
I grandi editori non mancano mai a questo appuntamento, se vuoi capire perché leggi questo articolo.
La quota di iscrizione vale la pena anche se non vinci
La quota di iscrizione al Premio Letterario Italo Calvino parte da 100 euro e arriva fino a 250, in base alla lunghezza dell’opera e all’età dell’iscritto.
Ci sono infatti degli sconti per gli autori più giovani.
Tuttavia questa spesa è ampiamente ripagata dalla scheda di lettura che il comitato invia a TUTTI i partecipanti entro un paio di mesi dall’elezione del vincitore.
Tutti gli autori, anche quelli che non si sono classificati ricevono un’accurata scheda di valutazione.
Ho partecipato al Calvino tre volte e posso dirti che la scheda redatta da questo comitato di lettura non ha niente da invidiare a quelle che fanno le agenzie letterarie, con la differenza che costa molto meno.
Fra l’altro, mentre in un’agenzia letteraria il tuo manoscritto verrà valutato da uno, massimo due esperti che si occupano di questo lavoro, col Premio Calvino il tuo romanzo finisce in mano a un pool di lettori, lettori qualificati e esperti. E la scheda che ricevi è la SUMMA dei pareri di tutti quanti.
Quindi, secondo me, ha un valore perfino maggiore di quella fatta da un’agenzia.
A questo, aggiungi che con la quota di iscrizione, oltre a ricevere un parere qualificato, hai la chance di poter vincere il premio o almeno di poterti classificare nella rosa dei finalisti.
L’elevata quota di iscrizione funge anche da scrematura dei partecipanti, perché non tutti sono disposti o hanno la possibilità di spendere oltre cento euro per partecipare a un concorso.
Questo ti dà ancora maggiori possibilità.
Il totale degli iscritti, in genere, non supera le 1000 unità. Che non sono tante per un concorso di livello nazionale.
Questo è il Premio Letterario che mi sento assolutamente di consigliare se vuoi arrivare a un editore importante. Ce ne sono altri interessanti. Ne parlo in questo articolo.
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